La tiroide è una piccola ghiandola, ma svolge un ruolo fondamentale nella regolazione di moltissime funzioni vitali: metabolismo, energia, umore, peso corporeo, ritmo cardiaco e fertilità. Il suo buon funzionamento si riflette sull’intero equilibrio dell’organismo.
Alterazioni della funzione tiroidea sono molto più frequenti di quanto si pensi, e possono manifestarsi con sintomi vaghi o progressivi come: affaticamento persistente, aumento o perdita di peso senza motivo, intolleranza al freddo o al caldo, variazioni dell’umore, irregolarità del ciclo mestruale e caduta dei capelli.
Spesso questi segnali vengono trascurati ed è per questo che è importante includere il controllo della funzione tiroidea nei check-up di routine, anche in assenza di sintomi evidenti.
Per valutare la salute della tiroide il primo valore da monitorare è il TSH attraverso un semplice prelievo di sangue.
Il TSH (Thyroid Stimulating Hormone) è l’ormone prodotto dall’ipofisi che “comanda” alla tiroide di produrre i suoi ormoni (T3 e T4): il TSH alto può indicare ipotiroidismo (tiroide lenta), mentre un valore basso può indicare ipertiroidismo (tiroide troppo attiva).
Se l’esame del sangue mostra valori di TSH alterati, è fondamentale rivolgersi a uno specialista in endocrinologia che valuterà il dosaggio degli ormoni tiroidei liberi (FT3 e FT4) ed eventuali anticorpi tiroidei per escludere patologie autoimmuni (es. tiroidite di Hashimoto o morbo di Basedow). Spesso si dimostra utile a completamento della visita un'ecografia tiroidea per verificarne struttura e presenza di eventuali noduli.
Data l'insidiosità di alcune patologie legate alla tiroide è utile programmare un controllo annuale sopratutto nei casi di famigliarità anche in assenza di sintomi evidenti e dopo i 40anni.